Vicenda social card a Nocera Inferiore, D’Alessandro: gli assessori fanno come a scuola elementare, quanta arroganza dal sindaco
Il consigliere DAlessandro interviene sul presunto scandalo delle social Card agli assessori. “Qualche considerazione mia personale a mente fredda. Sono giorni che sento e vedo gente, parlo e mi confronto. Adesso sono un attimo fermo e rifletto. Mi domando: ma forse noi dell’opposizione siamo stati troppo duri a contestare quello che è diventato ormai uno scandalo nazionale? Siamo stati eccessivi, scadendo sul personale? Abbiamo mancato di rispetto a qualcuno? Onestamente, non credo proprio. Da una settimana ci sono 3 assessori che, nonostante la denuncia di alcuni consiglieri dell’opposizione, hanno fatto finta di nulla, addirittura rispondendo a un giornalista di non sapere niente e che c’erano forse problemi d’identità di date di nascita sull’elenco del Comune. Il Sindaco ha coperto tutto questo. E oggi dice che i tempi di verifica della maggioranza sono diversi da quelli dell’opposizione.
Mah. Strana concezione del tempo. I 3 assessori erano già lì. Sono sempre gli stessi, quelli di una settimana prima. Non ricordavano di averla presa questa benedetta carta? Forse il tempo è servito perché gli tornasse la memoria. Magari capita. Poi un giornale nazionale rivela i nomi dei 3 assessori e allora salta fuori improvvisamente una loro lettera di scuse al Sindaco, che fa una conferenza stampa ammettendo l’accaduto: i 3 assessori hanno ritirato e usato un contributo statale per le famiglie in difficoltà e per l’acquisto di pane e pasta. Ma sono bravi ragazzi, sono pentiti e restituiranno tutto. Come a scuola. Quella elementare. Il Sindaco con toni arroganti e perentori urla: sono persone di mia fiducia! Non si toccano! Non hanno fatto niente d’illecito! Solo condotte inopportune! Leggerezze!
Intanto, però, nella Città non si parla di altro e pure fuori dalla Città ormai veniamo guardati con sospetto: ma davvero ci sono amministratori pubblici, che percepiscono un’indennità mensile di non poco valore per la loro carica, che si appropriano di soldi destinati alle famiglie bisognose?
Adesso qualcuno dice: ma voi dell’opposizione avete danneggiato l’immagine di Nocera con queste denunce. Azz. Noi. Noi abbiamo solo fatto il nostro dovere, esercitando con lealtà e discrezione il nostro compito di controllo dell’azione amministrativa del Sindaco e della sua Giunta. È la legge che ci attribuisce questo compito, non potendo incidere nell’amministrazione attiva. Poi ci sono persone che commettono leggerezze – diciamo così -, mentono ripetutamente pensando, forse, di non essere scoperte e che costringono l’opposizione a ripetuti attacchi, perché non può finire tutto “a tarallucci e vino”.
E i “cattivi” chi sarebbero? Caro Sindaco, cari assessori, è tempo di sgombrare il campo. Perché noi dell’opposizione non ci tireremo indietro. Troveremo ogni strada consentita dalla legge per ottenere il rispetto delle regole minime di etica pubblica. I 3 assessori devono dimettersi e non c’è Sindaco che possa proteggerli.
Siete stati già travolti dall’opinione pubblica. In queste ore c’è stata una tempesta sociale sull’accaduto. Spero che ve ne rendiate conto. Non pensate che le acque si calmeranno e che basta solo aspettare. Le acque saranno sempre più agitate con il passare dei giorni. Perché l’accaduto è “fuori dal mondo” e state voi continuando a danneggiare l’immagine della nostra Città, prima con le vostre leggerezze – se così vi piace chiamarle – e poi, adesso, con la vostra assurda pretesa che tutto rimanga come se niente fosse accaduto. Che tutto si risolva con una pacca sulla spalla. Ma perché noi dell’opposizione ci siamo così “incaponiti”? Per ragioni di tornaconto politico? Forse è tutta una messinscena? Una pantomima? Miei cari, ci sono delle ragioni superiori, di etica pubblica, di morale individuale, che fanno tutt’uno con la dignità politica di chi amministra un ente pubblico territoriale. Non si toglie ai poveri per dare ai ricchi. E sicuramente chi percepisce una bella indennità mensile da assessore è più ricco, o pure meno povero, di chi quell’indennità non la percepisce e stenta a “campare” una famiglia di almeno 3 persone (come richiede la legge per l’attribuzione del contributo di solidarietà). Il vostro ISEE vi ha consentito di stare nella lista dei beneficiari? Beh, adesso che siete assessori e venite pagati per farlo, non potete riscuotere proprio nulla di tutto ciò. E meraviglia che qualcuno debba spiegarvelo. Perché certe remore o attenzioni dovrebbero far parte di quel corredo genetico o antropologico per cui, per istinto di sopravvivenza, come non ci si avvicina troppo al fuoco, alcune cose non si fanno perché si perde la “faccia”… e pure la carica. Com’è accaduto a voi.
Ridate dignità alla nostra Città e dimettetevi. Noi non cederemo, altrimenti. Non possiamo. Non siamo tutti “uguali” politicamente e non daremo mai l’idea che tanto tutto si aggiusta. E basta solo mettersi d’accordo. Perché noi siamo dalla parte della ragione e del giusto. E vogliamo farli valere, ragione e giustizia.
Poi – certo – nessuno è senza peccato. Per il momento, però, il peccato è il vostro e siete voi a dovere rimediare. Per cui mi appaiono patetici coloro che in questo frangente tirano fuori l’argomento del pulpito: ciò che è giusto lo è indipendentemente da chi lo sostiene. E pure questo mi pare elementare”, conclude D’Alesdandro.