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VERSO IL TAGLIO DEL NASTRO DELLA XIV EDIZIONE PAESTUM WINE FEST BUSINESS Provincia Provincia e Regione Turismo ed Eventi 

VERSO IL TAGLIO DEL NASTRO DELLA XIV EDIZIONE PAESTUM WINE FEST BUSINESS

Presentati ufficialmente il programma e i players dell’edizione 2025 del Paestum Wine Fest Business alla presenza di istituzioni, stampa e operatori del settore presso il Palazzo della Regione Campania al Centro Direzionale di Napoli. A guidare i lavori del tavolo, presieduto dal presidente Paestum Wine Fest Angelo Zarra, è stato il conduttore ufficiale della manifestazione Marco Di Buono insieme alle figure istituzionali campane e agli attori del festival del fare business. Un incontro che apre il dialogo con le istituzione e con la Regione Campania che conferisce all’evento il patrocinio morale. Ad aprire la giornata il primo intervento di Felice Casucci, Assessore alla Semplificazione Amministrativa e Turismo Regione Campania che ha dato il via al dialogo: “Abbiamo grande consapevolezza che questa iniziativa, autonoma sotto tutti i punti di vista, promuova positivamente il turismo nazionale e internazionale. Il rapporto tra vino e archeologia è fondamentale e conferma la necessità di avere eventi sul territorio come quello del Paestum Wine Fest che rappresenta un vero modello attrattivo. Il mondo vino deve integrarsi sul territorio. Iniziative come queste vanno rafforzate e integrate per promuovere positivamente il territorio”.  La parola è poi passata a Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura Regione Campania che ha continuato: “Complimenti agli organizzatori per aver avviato un festival di una portata culturale e di promozione proattiva che è partita autosostenendosi e continua con sostegni economici da privati. Notevole anche la qualità delle aziende che vengono coinvolte e portate in Campania. Come istituzione, abbiamo il dovere di fare sistema con iniziative come queste che, in qualche modo, aprono scenari importanti. Paestum Wine Fest né è un esempio per il suo ruolo, ad oggi, centrale. Vogliamo avviare un dialogo con le aziende campane per rafforzare una presenza più significativa. Poi, serve un piano strategico di marketing direzionato chiaramente a sostenere la promozione del territorio e le sue iniziative”. L’evento, che andrà in scena dal 4 al 6 maggio al NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio di Capaccio Paestum, vede l’ingegno organizzativo di Alessandro Rossi, direttore Paestum Wine Fest, che ha portato la sua visione dicendo: “Il mondo del vino si incontra a Paestum anche quest’anno ma aprendosi ad una scena internazionale che dà la possibilità alle aziende di crescere ancora di più sul profilo commerciale. Giornalisti e opinion leader creeranno sinergie semplificate tra commerciale ed eventi. Siamo consapevoli delle potenzialità che dovranno essere espresse concretamente nei giorni del festival dove business interverrà concretamente”

 

Fondamentale, poi, la presenza dell’architetto Fiorenzo Valbonesi, incaricato a rinnovare l’architettura del Paestum Wine Fest: “La sintesi è stata di trovare un metodo che rendesse più facile l’accoglienza più ordinata per parlare di business. Le imprese in primis devono crederci in questo evento che ha tutto il potenziale per diventare un festival di punta tra gli appuntamenti di settore nazionale di certo. Quest’anno c’è un segnale diverso, più europeo e meno local, come impatto logistico e organizzativo. Possiamo dire di aver avviato un percorso che non è ancora arrivato in cima ma questa è la direzione giusta per scalare la vetta”

 

Il respiro internazionale arriva con Charlie Arturaola, Brand Ambassador Paestum Wine Fest Business che ha sottolineato: “E’ il salotto italiano per fare business e crea un’occasione importante per buyers, ospiti quest’anno della manifestazione, e per i players ospitati. L’Italia ha l’occasione di mostrare una cosa diversa, e mette in campo una opportunità importante anche con gli importatori per far conoscere aziende e territorio. Quest’anno porterò la mia esperienza e sarò ambasciatore e voce da. parte degli operatori internazionali far conoscere un’altra faccia dell’Italia”

 

Sulla stretta di mano tra Paestum Wine Fest e formazione, Paulo De Carvalho, docente Wine Business Scuola di Alta Formazione Intrecci ha dichiarato: “La nostra è un’accademia che cerca di segnare un percorso nel settore dell’ospitalità. Noi nasciamo come produttori di vino ma abbiamo sentito la necessità di portare un contributo nel settore della ristorazione, seppur piccolo, e abbiamo il dovere di mantenere la passione per l’ospitalita. Nel nostro piccolo pensiamo di dare un contributo importante”

A supporto e a seguito dell’assegnazione della seconda borsa di studio “Intrecci – Famiglia Pagano 1968” Ludovica Pagano, della storica cantina Famiglia Pagano 1968, ha continuato  a raccontare il forte legame con Paestum e la Scuola Intrecci e i risultati del lavoro sinergico:“L’anno scorso siamo stati invitati a partecipare a questo progetto ed è stato davvero soddisfacente ed emozionate vedere la gioia dei ragazzi che hanno partecipato al concorso della borsa di studio rivolta alle future generazione che rappresenteranno l’Italia nel mondo. Vivere Paestum Wine Fest, in questo caso, significa vivere una realtà importante dove poter avviare un percorso di formazione che guarda al domani formare, e invitiamo vedere nel festival un punto da cui poter partire. masterclass innovative”

 

Attesa la presenza dei sommelier stellati del Wine Club – Paestum Wine Fest, l’esclusivo collettivo di operatori altamente specializzati nel settore della sommellerie selezionati e coordinati da Matteo Zappile, Brand Ambassador Paestum Wine Fest Business e founder Wine Club Paestum Wine Fest con il supporter Cantina San Salvatore 19.88, continua a promuovere la cultura e la figura del sommelier quale ambasciatore e comunicatore della storia, delle produzioni e delle realtà più importanti del settore viticolo: “Portiamo 34 stelle Michelin che verranno a Paestum, conosceranno Paestum  “Abbinare un’emozione”, nuova rubrica inserita nel Paestum Wine Fest per sfatare il mito che il vino non è solo abbinamento al cibo ma possono raccontare con storie ed emozioni.”

 

I giovani al centro della manifestazione, come testimonia Stefano Di Sessa, Presidente Gruppo Giovani ANCE AIES Salerno, che ha dichiarato: “Le cose vengono fatte dalle persone che ci tengono al territorio. Come rappresentanza dei giovani costruttori ci presentiamo con la visione di poter crescere con una lettura 5.0 perché abbiamo le competenze e tutto quello che ci serve per poter diventare una realtà strutturata partendo dai nostri territori ma è fondamentale una crescita comune. Noi come ANCE sosteniamo il lavoro di Paestum Wine Fest. Noi veniamo dal racconto quotidiano che parte dalle nostre aziende, con la passione e l’entusiasmo che ci contraddistingue. Fare business insieme al Paestum Wine Fest significa rigenerazione territoriale e valorizzazione delle aree dell’entroterra. Stiamo già facendo questi progetti e la mission è la stessa per questo sosteniamo Paestum Wine Fest e il sogno di Angelo Zarra”.

 

Quest’anno innovazione, digitale e intelligenza artificiale si incontrano nel progetto di Ivano Valmori, fondatore di TellyWine® “Da trentasette anni programmo software per l’agricoltura ma prima di uscire di scena passione per il vino ho sentito forte la necessità di lasciare un segno importante e di rispondere all’esigenza del consumatore che spesso sa ben poco di vino. Un consumatore che vuole qualcosa di più ed è attento su quello che sta succedendo, delle volte senza sapere troppo e quindi ho sentito la necessità di dover creare un progetto destinato a promuovere la cultura del mondo del vino. TellyWine® è collegato all’enoturismo in maniera innovativa grazie ad un supporto tecnologico connesso all’intelligenza artificiale: con due fotografie si riesce a leggere tutto quello che c’è in etichetta e che il consumatore dovrebbe sapere. Al Paestum Wine Fest portiamo una novità ma quello che sentiamo forte è sentire la voce del produttore. Cosa c’è di diverso da altre applicazioni? Il sistema si basa su due elementi essenziali: la conoscenza su dati di legge inoppugnabili e sulle informazioni del produttore.”

 

Sugli attrattori di sviluppo territoriale, il responsabile scientifico del Laboratorio Didattico DiTas Domenica Apicella si è espresso così: “Il turismo enogastronomico è stato da sempre un centro di mio interesse. Insegno Diritto del Turismo dal 2009, quando se ne sentiva se ne sentiva parlare appena. Sono sempre stato legato al cineturismo e ho visto che soprattutto in quel periodo storico, poteva essere interessante parallelismo tra turismo enogastronomico e cinematografico che si incontrano. Decine di film sono stati girati in luoghi italiani poco conosciuti o già affermati ma molto evocativi e attrattivi per il turismo e molte scene richiamano il mondo del vino quindi chiave di volta per lo sviluppo”.

 

Sulla strategia di comunicazione Paestum Wine Fest, Marco Alfano, founder AMO Comunicare ha poi illustrato: “Alla base del nostro piano d’intervento c’è una grande energia e una visione che dura da più di quattordici anni e che sta vedendo un’evoluzione e un cambiamento positivo. Ogni anno un tassello in più per il festival. Sarebbe stato facile un esercizio di stile ma Angelo Zarra non vede il Paestum Wine Fest come un evento ma come movimento culturale che deve legarsi in qualche modo al business. Anche dietro l’identità c’è un concetto da raccontare e che parte dalla storia, dalla cultura e che questo movimento è strettamente correlato a Paestum. Difficile non conoscere la città di Paestum e i suoi riferimenti storico – culturali che abbiamo voluto riprendere in riproponendo uno dei dipinti sulla tomba del Tuffatore dove è rappresentata una forte analogia al PWF ovvero il simposio: il vino come mezzo per dialogare e creare un network”.

 

Sugli allestimenti che riproporranno al pubblico della manifestazione una nuova veste, Ivano Santoro, Ceo Santoro Creative Hub ha integrato: “Abbiamo messo in evidenza lo studio delle immagini, fatto numerosi sopralluoghi per capire la gestione più performante per offrire un evento senza pari come nelle ambizioni del Paestum Wine Fest e realizzare, concretamente, l’idea che ci era stata espressa in idee e progetti. Design e sostenibilità sono stati punti fondamentali per il nostro lavoro: abbiamo utilizzato supporti riutilizzati, prodotti riciclabili e materiali che potevano rispondere al rispetto dell’ambiente” A concludere la giornata, Angelo Zarra che annuncia il conto alla rovescia per l’apertura dell’evento: “Manca poco alla riapertura del Paestum Wine Fest, siamo pronti e speriamo di offrire un’edizione migliorata. Con tutto lo staff, daremo il massimo per raccontare una nuova pagina del festival. Paestum Wine Fest nasce nel giardino di casa mia e, oggi, guardandomi indietro penso a quanti passi ha fatto per arrivare fino alla quattordicesima edizione. Da allora, posso dire che una sola cosa non è cambiata ovvero che questo è un evento libero da meccanismi e strutture, e sempre resterà così. Partenza ufficiale sabato 3 per vivere il mondo del vino a 360 gradi e avvicinare i giovani ad un settore che guarda al futuro”

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