Tragedia del bus con 40 morti ad Avellino, 11 condanne definitive per 56 anni

I giudici della quarta sezione di Cassazione hanno emesso la sentenza per la strage del 28 luglio del 2013, quando un bus precipitò dal viadotto dell’Acqualonga nella zona di Monteforte Irpino, ad Avellino, causando la morte di 40 persone: confermato il verdetto di appello, dunque per l’ex ad di Aspi, Giovanni Castellucci, la condanna a sei anni diventa definitiva; a breve si costituirà in carcere, come ha annunciato uno dei suoi difensori, l’avvocato Filippo Dinacci.  Queste le altre condanne: sei anni per il direttore generale dell’epoca, Riccardo Mollo, e per i dipendenti di Aspi Massimo Giulio Fornaci e Marco Perna. Cinque anni per il dirigente di Aspi Nicola Spadavecchia e per il direttore di tronco di Aspi Paolo Berti. Tre anni per Gianluca De Franceschi, dirigente di Aspi e per i due dipendenti Gianni Marrone e Bruno Gerardi. Nove anni per il proprietario del bus, Gennaro Lametta, e quattro anni per l’allora dipendente della motorizzazione civile di Napoli Antonietta Ceriola di Giffoni sei Casali.