Sos Tarli
* La rubrica dell’esperto
Molte persone ci chiedono come fare per difendersi dal ghiottissimo “anobium punctatum”che altri non è che il nome scientifico del tarlo della cellulosa.
Questo insetto trova ,nei primi caldi estivi, l’habitat ideale per comparire ovunque si incontri questo suo nutrimento principale.La sostanza abbonda nella carta dei libri antichi ed è presente anche nelle parti massicce del legno stagionato dei mobili d’epoca.
La polverina detta “rosacea” che troviamo sotto i mobili, e’sintomo della malefica attività di questo tenace “trapanatore” .
L’insetto è capace di produrre danni notevoli,
soprattutto nei libri, dove il “punctatum”opera in modo alacre e “gustoso”.Ma più che dilungarci su questo terrore domestico , vogliamo spiegarvi come fare per distruggerlo ,o almeno ridurlo all’impotenza.
Seguendo il vecchio detto “ meglio prevenire che curare” ,scopriremo che bastano pochi elementari accorgimenti per anticipare il nefasto operato del parassita.
Abbiamo fotografato le cose da tenere nel ripostiglio ,pronti per agire tra la fine di marzo ed i principi di aprile.Si tratta di un boccaccio di vetro con un pennello a setola bianca,il flacone di antitarlo a base di permetrina(antiparassitario specifico a norma) che si trova in ogni ferramenta e un flacone di cera d’api per mobili.
Cominciamo dai libri :
Per prima cosa liberiamo un palchetto della libreria.
Riempiamo il boccaccio di solo tre dita di prodotto e intingiamo il pennelllo curando di scolarlo prima di estrarlo facendo pressione sulla parete del vetro.
Iniziamo poi a passare il prodotto su tutte e cinque le pareti del palchetto.Un paio di strappi di asciuga tutto serviranno per detergerle,assorbendo le colature in eccesso . Questa operazione la farete tamponando lievemente le pareti appena spennellate lasciandole comunque bagnate di prodotto.
Dopo circa un’ora,
si procede al riposizionamento dei libri nel palchetto.Durante questa fase ,prima di riporre i libri ,bisogna inumidire con il prodotto i quattro tagli dei tomi compreso il dorso della rilegatura bagnando il pennello e spennellando i bordi del libro.Non preoccupatevi di cospargere il libro di liquido perché il prodotto non solo non è dannoso e non macchia ma nutre sia la legatura che i tagli laterali..Questa operazione va fatta rapidamente in modo che in pochi minuti il palchetto e’ricomposto.Naturalmente curerete di intingere una sola volta il pennello, in modo da non impregnare eccessivamente il tomo. Ripetere il protocollo per tutta la libreria fino a completare l’opera.
Il prodotto è inodore e una volta cristallizzato copre il ciclo eventuale di schiusa delle uova ,per cui le larve non hanno scampo.A fine estate,verso ottobre ripetere l’operazione per neutralizzare eventuali insetti scampati alla disinfestazione.
Per i mobili è’ancora più semplice perché ,con il solito pennello appena impregnato,basta inumidire le parti massicce ,cioè piedi e cornici,Una generosa passata sui fondi servirà da accumulatore di sostanza ,che una volta cristallizzata (e’inodore),manterrà nel mobile una presenza diffusa aeriforme di insetticida che ,come minimo ,neutralizzera’la deposizione e la schiusa delle uova. A fine trattamento far arieggiare gli ambienti.
Solo sui mobili ,se dovessero rimanere aloni ,cospargere cera vergine per legno ,far asciugare una mezz’ora per poi lucidare con uno straccetto di lana.
Se qualcuno avesse bisogno di ulteriori delucidazioni,può chiamare o scrivere in redazione, lasciando un recapito ; al più presto sarete ricontattati .
* Camillo Lambiase