Scafati. Puc, Grimaldi e Velardo: “La città non ha bisogno di promesse ed improvvisazione”
Nonostante a luglio la Giunta Comunale abbia approvato il Preliminare del Piano Urbanistico Comunale, e nonostante una serie di incontri sul tema che il Sindaco sta programmando in città, apprendiamo dagli atti – che sono quelli che contano – che su questo versante ci sono ancora molti problemi.
Ad esempio, dalla lettura del verbale della Commissione Urbanistica dell’11 settembre 2024, si scopre che la base cartografica sui cui stanno lavorando i tecnici e sulla quale è stato approvato il Preliminare è datata 2022, e sempre secondo i tecnici è urgente un adeguamento all’attualità mediante l’acquisizione di rilievi maggiormente dettagliati e precisi. – dichiarano i consiglieri comunali d minoranza Michele Grimaldi e Francesco Velardo (Pd). E quindi? Cos’è stato approvato in Giunta? E di cosa si sta facendo discutere i cittadini?
Lo ricordiamo: il vecchio PRG Piano Regolatore Generale è stato approvato nel 1997, e l’attuale Sindaco durante tutto l’arco del suo duplice mandato 2008-2016 non è stato in grado di approvare il nuovo PUC: nonostante le ingenti, ingentissime, risorse economiche dei cittadini spese. Non vorremmo che la storia, anziché essere fatta, si stesse invece per ripetere per incompetenza e malafede, nella convinzione della Cattiva Politica di poter continuare a trattare caso per caso permessi a costruire, opportunità, regole, possibilità.
Abbiamo bisogno di norme chiare e valide per tutti, per poter programmare investimenti e produrre lavoro e sviluppo, non di comizi e poesie.
L’impatto del PUC sui cittadini, le imprese ed il futuro della città ha un peso tale, da necessitare di un confronto serio e concreto e non fatto al solo scopo di adempiere ad obblighi procedurali. Per questo motivo, così come richiesto dal Consigliere Velardo in Commissione Urbanistica dell’11 settembre 2024, riteniamo che la città abbia bisogno di una discussione che contempli anche la visione delle forze di opposizione, sposata da quasi il 50% dei cittadini.
Temiamo che ciò non avvenga e che il PUC diventi l’ennesimo strumento di interesse e propaganda, anziché un’opportunità di rilancio per Scafati.
Nel frattempo, lo segnaliamo ai cittadini e alle autorità competenti, la città pare interessata da un crescente fenomeno di abusivismo edilizio, che rievoca i peggiori anni della nostra storia.
Con sole due unità ad occuparsi del controllo del territorio e dell’anti abusivismo, ci giungono notizie di continue violazioni delle norme edilizie ed urbanistiche in tutta la città, come nel caso di via Poggiomarino e via Nuova San Marzano.
Scafati ha bisogno di ordine, di uno sviluppo pianificato e organizzato, che permetta una pacifica e proficua convivenza tra aree residenziali e produttive, che preveda infrastrutture e servizi, adeguati assi viari e parcheggi, difenda le aree verdi e le zone agricole.
Ed invece, arrivati oramai quasi a “festeggiare” il ventennio alibertiano, siamo ancora alla confusione e all’approssimazione più totale”.