You are here
PESTICIDI: ATTENTI AL MINESTRONE ED A QUELLO CHE C’È DENTRO! L'Avvocato risponde 

PESTICIDI: ATTENTI AL MINESTRONE ED A QUELLO CHE C’È DENTRO!

Con l’avvocato Simone Labonia commentiamo la notizia da cui si evince che un gran numero di aziende agricole della provincia, non risulta in regola per l’uso di sostanze chimiche.

Il consumo illegale dei fitofarmaci rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica e l’ambiente.
I pesticidi, sono sostanze chimiche utilizzate in agricoltura per proteggere le colture da parassiti e malattie tuttavia, il loro utilizzo, deve essere rigorosamente controllato e regolamentato, poiché l’uso improprio o eccessivo può avere gravi conseguenze sulla salute pubblica. Esposizioni acute possono provocare avvelenamenti, con sintomi gravi, mentre esposizioni croniche, possono portare a malattie come tumori, problemi riproduttivi, disordini neurologici e malattie respiratorie.

L’uso dei fitofarmaci è regolato da una rigorosa normativa, il Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, che stabilisce le norme per l’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari.
Questo regolamento prevede che solo i prodotti autorizzati possano essere utilizzati e che debbano essere rispettate le indicazioni relative a dosaggio, tempi di carenza e modalità d’uso. Inoltre, il Decreto legislativo 150/2012 ha recepito la Direttiva 2009/128/CE, che stabilisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, introducendo misure per ridurre i rischi e l’impatto dell’uso dei pesticidi sulla salute umana e ambientale.

L’articolo 440 del Codice Penale punisce con la reclusione da 3 a 10 anni chiunque adulteri sostanze alimentari in modo pericoloso, mentre l’articolo 452 punisce chiunque commetta reati contro l’ambiente con pene ancora più severe.

La Corte di Cassazione ha affrontato diversi casi riguardanti il problema, confermando l’importanza della tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
Con giurisprudenza costante, la Corte ha ribadito che l’utilizzo di prodotti non autorizzati o in quantità superiori ai limiti consentiti costituisce reato, anche se non si verificano danni immediati: il principio di precauzione deve prevalere, evidenziando la necessità di prevenire potenziali rischi, piuttosto che intervenire solo dopo il verificarsi di problematiche.

scritto da 







Related posts