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PALAZZETTO DELLO SPORT A MERCATO SAN SEVERINO, LA SESSA GROUP VITTIMA DEGLI ERRORI ALTRUI.  GLI AVVOCATI: «SITUAZIONE SURREALE IN CUI IL PRIVATO PAGA PER TUTTI» Provincia Provincia e Regione 

PALAZZETTO DELLO SPORT A MERCATO SAN SEVERINO, LA SESSA GROUP VITTIMA DEGLI ERRORI ALTRUI. GLI AVVOCATI: «SITUAZIONE SURREALE IN CUI IL PRIVATO PAGA PER TUTTI»

Con il rinvio a giudizio disposto dal GUP del Tribunale di Nocera Inferiore a carico della ditta Sessa Group -vincitrice della gara d’appalto per la realizzazione del project financing costituito dal Palazzetto dello Sport, da un’area residenziale e da uno spazio a verde- per il solo capo d’imputazione di abuso edilizio, il difensore, nel contestare con forza la linea accusatoria della Procura e del Pubblico Ministero, dichiara:

“Ci troviamo dinanzi ad una situazione surreale, in cui il privato è il capro espiatorio, la vittima sacrificale degli errori, delle lacune e delle superficialità altrui.

A pagare per tutti è la sola Sessa Group, regolarmente vincitrice di una gara pubblica per la realizzazione di un project financing (procedura incentivata dalla legislazione europea per la ricaduta virtuosa in termini di risparmio economico per la PA e per le casse comunali, poiché le opere di pubblico interesse come in questo caso vengono eseguite a costo zero per i cittadini) che avrebbe consegnato alla comunità di Mercato S.Severino finalmente un vero Palazzetto dello Sport atteso da tanto tempo.

Ciò, ad oggi, non è stato reso possibile perché viene contestato alla Sessa Group negligenze attribuibili ad altri, ovvero alla Pubblica Amministrazione che compie tutti gli atti istruttori, autorizza il project con atti amministrativi e politici (Giunta e Consiglio comunale) e poi, come Ponzio Pilato, se ne lava le mani costituendosi addirittura parte civile nel procedimento nel momento in cui l’Autorità Giudiziaria contesta la destinazione d’uso dell’opera di pubblico interesse (teniamolo sempre a mente!) ritenuta non contemplata all’interno del PUC.

Ma a farne le spese è il privato che, oltre al danno, riceve la beffa.

Siamo al paradosso.

Siamo di fronte ad un’aberrazione del sistema che uccide le imprese, calpesta il rapporto tra la Pubblica Amministrazione ed i cittadini ed un’attività della Magistratura tutt’altro che condivisibile.

Non abbiano timore del processo perché siamo certi della innocenza di Giovanni Sessa.

Purtroppo conosciamo i tempi dei processi e c’è il rischio di cadere nell’ennesimo paradosso di vedere morto il paziente nonostante sia ben riuscito l’intervento chirurgico.

Auspichiamo che, ora, la Pubblica Amministrazione sappia risolvere questo empasse anche perché i cittadini di Mercato San Severino non meritano di essere privati di un vero palazzetto dello sport.

 

L’Avvocato Diddi, primo difensore della ditta Sessa Group e procuratore di giustizia in Vaticano, ha altresì chiesto alla Procura la sostituzione del Pubblico Ministero a capo del procedimento per motivi d’incompatibilità ambientale, con il primo (Diddi) denunciante nel processo con rito abbreviato a carico del secondo nell’inchiesta in corso a Napoli. 

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