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Nave cinese carica di passata di pomodoro a Salerno: Coldiretti preoccupata Attualità 

Nave cinese carica di passata di pomodoro a Salerno: Coldiretti preoccupata

Nave proveniente dalla Cina con un carico passata di pomodori approda oggi al porto di Salerno. Da oltre un mese circolavano voci, ora confermate, sul servizio intermodale container mare-ferro che da Urumqi ha raggiunto l’Italia. Ad annunciarlo, all’inizio di maggio, era stato l’operatore logistico cinese Sdi Logistics segnalando l’avvenuta partenza, il 26 aprile, di un convoglio merci da Urumqi, località della regione autonoma dello Xinjiang, nella Cina nordoccidentale, con destinazione Salerno. Così, questa mattina presso il molo Pisacane, è stato organizzato un blitz degli agricoltori Coldiretti all’arrembaggio della nave. Sei gommoni per circa 150 attivisti, dunque, per contrastare quella che, secondo la Coldiretti, altro non è che una concorrenza sleale in grado di mettere a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole del territorio. Contemporaneamente, a Bari, stamattina salpano le imbarcazioni con le bandiere gialle all’arrembaggio della ‘nave fantasma’ carica di grano turco, di cui si erano perse le tracce dopo che aveva lasciato la Tunisia, da cui pare sia stata respinta, e toccato le coste greche per arrivare nella città pugliese. Il tragitto del container carico di passata di pomodoro diretto nella nostra città ha previsto il transito del convoglio dallo scalo ferroviario cinese di Khorgos. Da lì, il suo passaggio per il Kazakhstan fino all’imbarco dal porto di Aktau, sul mar Caspio. Dopo il trasporto via nave fino a Baku, in Azerbaijan, il treno è stato ritrasportato per via ferroviaria in Georgia, fino al successivo reimbarco dal porto di Poti e il transito via mare per il Mar Nero, gli stretti turchi, e il Mediterraneo, per giungere a Salerno. Esprime preoccupazione, dunque, la Coldiretti che, attraverso il blitz dei gommoni, intende segnalare alle autorità competenti la presenza della nave nel nostro territorio: “L’aumento del 50% delle importazioni di salsa di pomodoro cinese in Italia viene venduto alla metà del prezzo di quello italiano: non si conosce la provenienza, nè le tecniche usate per la lavorazione, nè gli standard qualitativi di questi prodotti importati, con il rischio che vengano spacciato sui mercati nazionali ed esteri come Made in Italy, con gravi danni al prodotto nazionale”.

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