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Mercato San Severino, archiviata la querela di Scarano contro Romano. Le reazioni Provincia Provincia e Regione 

Mercato San Severino, archiviata la querela di Scarano contro Romano. Le reazioni

“Non ho mai calunniato l’assessore Vincenzo Scarano! Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Nocera Inferiore, esaminata la richiesta di archiviazione formulata dal Pubblico Ministero, lo ha confermato. Ho solo esposto i fatti e denunciato la opacità che contraddistingue la Dis-amministrazione di Mercato S. Severino”Lo afferma Giovanni Romano, consigliere comunale di opposizione e Capogruppo del Movimento Civico Sanseverinese. Nel giugno del 2023 l’Assessore Vincenzo Scarano presentò querela contro Romano, accusandolo di averlo calunniato circa i giudizi da lui espressi, in qualità di consigliere comunale, riguardo al suo comportamento e a quello dell’ Amministrazione comunale. La vicenda è quella del contenzioso tra un cittadino di Mercato San Severino (difeso dallo stesso Scarano prima dell’assunzione della carica di Assessore) e il Comune, riguardante un esproprio non ancora pagato. “Avevo fatto richiesta di avere accesso alla documentazione e di acquisire copia della documentazione stessa. Non avendola ottenuta, presentai un esposto all’ Autorità Giudiziaria, suscitando l’ira funesta dell’Assessore Scarano. Il Pubblico Ministero – sottolinea Romano – dispose subito l’archiviazione del procedimento, non rilevando elementi costituitivi del reato di calunnia. L’Assessore Scarano si oppose all’archiviazione, presentando una ulteriore memoria nell’ottobre del 2023. Il 21 ottobre scorso, a distanza di un anno, il Giudice naturale precostituito per legge, ha archiviato il procedimento, riconoscendo che ho legittimamente agito nella funzione di Consigliere comunale. Ad oggi, purtroppo, non ho ancora ottenuto dal Comune tutta la documentazione richiesta”.   “Ringrazio il mio avvocato Marco Senatore – prosegue Romano – per la professionalità con la quale ha dimostrato la mia completa estraneità all’abietto reato attribuitomi dall’ Assessore Scarano.Da oltre due anni sto denunciando il comportamento della Dis-amministrazione comunale che frappone ostacoli e pretesti all’accesso e alla libera consultazione dei documenti pubblici da parte dei Consiglieri Comunali. Un comportamento che viola i principi basilari della democrazia ed è frutto di una concezione padronale della Pubblica Amministrazione. Quanto è accaduto va inquadrato in questo contesto che continueremo a contrastare, facendo il nostro dovere di Consiglieri comunali preposti anche al controllo dell’azione della maggioranza, in conformità al mandato conferito dagli elettori. Sto valutando l’eventualità di avviare azioni in sede penale e civile per tutelare la mia onorabilità e chiedere il risarcimento di tutti i danni”.

 

La replica di Scarano. “Al di là dei toni trionfalistici con cui si vuole celebrare la fine di una battaglia giudiziaria che non è mai esistita, la decisione del GIP del Tribunale di Nocera Inferiore, che allo stato degli atti e dei procedimenti scaturiti dagli esposti presentati da Romano, contro la mia persona e contro altri organi del Comune di Mercato S. Severino, ha ritenuto di non accogliere l’opposizione alla richiesta di archiviazione della querela da me presentata contro il Consigliere Romano. Il giudice ha ritenuto che, allo stato, vi è il dubbio che Giovanni Romano fosse consapevole della falsità delle accuse che aveva lanciato in un esposto che, invece, era stato prontamente archiviato dalla Procura. Dunque, ha usufruito del beneficio del dubbio, come qualunque altro indagato. Credo pienamente nell’operato della magistratura e ne rispetto i provvedimenti, pertanto attendo gli sviluppi di tutte le vicende che, ove lesive della persona, mi vedranno sempre in prima linea nel ricorrere all’Autorità giudiziaria. Lo spirito dell’azione proposta è che non consento, né consentirò a nessuno di mettere in discussione il mio operato e quello dell’amministrazione che si basa su criteri di trasparenza e legalità. Continueremo a tutelarci in ogni forma ed in ogni sede”.

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