Il Primo Maggio a Nocera Inferiore la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil “Uniti per un Lavoro Sicuro”
Anche quest’anno sarà Nocera Inferiore ad accogliere lavoratrici e lavoratori il Primo Maggio per la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil, nel solco della tradizione, per consolidare la coscienza storica e rinnovare il valore e i valori su cui si fonda l’azione del sindacato.
Lo slogan scelto è “Uniti per un Lavoro Sicuro”, per sottolineare l’importanza di tutelare il lavoro in tutte le sue forme, garantendo sicurezza, diritti e dignità a chi ogni giorno contribuisce al progresso della nostra società.
Il corteo partirà da piazza Diaz alle 9,30 e proseguirà in via Dodecapoli Etrusca, via Pucci, piazza De’ Santi, via Solimena, via Astuti, piazza Trieste e Trento, via Nicotera, corso Vittorio Emanuele II e piazza Amendola. Alle 11,30 tornerà in piazza Diaz, dove è previsto il comizio pubblico. L’intervento conclusivo, a nome delle tre organizzazioni sindacali, sarà affidato a Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil Pensionati Nazionale.
«Quest’anno Cgil, Cisl, Uil hanno scelto di dedicare la giornata del Primo Maggio alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Un tema fondamentale – afferma Barbagallo – perché le morti sul lavoro sono una tragedia paragonabile a una guerra civile. Su questo vogliamo una presa di responsabilità. E non sono solo le morti a preoccuparci: gli incidenti sul lavoro, anche quelli non mortali, segnano la vita delle persone, anche quando diventano pensionate. E poi ci si lamenta della quantità di pensioni di invalidità. La politica non fa abbastanza per fermare tutto questo. E le aziende, che cosa fanno?».
Il segretario generale della UilP Nazionale introduce anche un altro tema strettamente legato alla dignità del lavoro e alla vita dei lavoratori e dei pensionati: «Le aziende italiane, al 75%, producono per il mercato interno. Se le persone, lavoratrici o pensionate, hanno contratti e pensioni da fame, chi acquisterà i prodotti delle aziende? Il 53% delle pensioni del settore privato è sotto i 750 euro. Per le pensioni delle donne si sale al 64,1%. Nel Mezzogiorno la situazione è ancora più critica. La politica, intanto, continua a trattare le pensionate e i pensionati di questo Paese come un bancomat. Ricordo, inoltre, che le tasse italiane sulle pensioni sono il doppio della media europea».
Ma c’è di più e Barbagallo lo rimarca con forza: «Per cosa paghiamo tasse così alte? Per una sanità pubblica che continua a essere presa a picconate. Questi non sono problemi che riguardano solo lavoratori e pensionati, riguardano l’intera collettività».
Alla luce di tutto questo, Barbagallo conclude: «È nell’interesse collettivo fermare le stragi sul lavoro, come è nell’interesse collettivo aumentare il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati. Il Primo Maggio parleremo di questo. Vogliamo essere ascoltati».