You are here
Capaccio Paestum, caso Ferrigno: condannato Mauro. Rinvio per l’agguato armato Provincia Provincia e Regione 

Capaccio Paestum, caso Ferrigno: condannato Mauro. Rinvio per l’agguato armato

Agguato all’imprenditore Augusto Ferrigno titolare della pescheria ‘Marechiaro’ di Capaccio Paestum, per il controllo del mercato ittico di Salerno. La seconda sezione penale della Cassazione si è pronunciata  relativamente alle tentate estorsioni, violenze e minacce  nonché dell’attentato ai danni di Ferrigno, parte civile, avvenuti nei mesi da agosto a dicembre 2017, con esplosione dei tre colpi di arma da fuoco all’indirizzo dell’auto della vittima.

Nello specifico, i giudici della Suprema Corte, respingendo il relativo ricorso, hanno confermato la sentenza della Corte d’Appello di Salerno, che diviene dunque definitiva e irrevocabile, in merito alla responsabilità penale e civile di Gianni Mauro per i delitti di tentata estorsione (già esclusa l’aggravante camorristica) e detenzione illegale di munizioni, nonché per gli episodi di illecita concorrenza, con minaccia e violenza, commessi nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2017 nei confronti della persona offesa Augusto Ferrigno.

Contestualmente, in riferimento all’agguato armato con fucili a pompa all’auto di Ferrigno sulla litoranea di Campolongo ad Eboli, la Cassazione ha invece annullato, con rinvio, la sentenza di condanna della Corte d’Appello di Salerno a carico degli imputati Gianni Mauro, Biagio Lammardo e Donato Cataldo, ordinando un nuovo giudizio, al riguardo, davanti alla Corte d’Appello di Napoli, chiamata dunque a mettere definitivamente la parola fine alla complessa vicenda giudiziaria. Le motivazioni di tale decisione saranno rese note nei prossimi giorni: se ieri gli Ermellini avessero confermato anche tali condanne, la sentenza avrebbe comportato la traduzione immediata, in carcere, di tutti gli imputati.

 

scritto da 







Related posts