Cani e gatti uccisi tra le strade della Costiera: è allarme a Vietri
Vietri sul Mare, la “prima perla della Costiera Amalfitana”, è conosciuta in tutto il mondo per le sue ceramiche colorate e il suo panorama incantevole. Eppure, dietro la bellezza da cartolina, si cela una realtà allarmante e spesso ignorata: una scia di violenze silenziose e impunite contro gli animali.
A denunciarlo è Rugiada Matonti, delegata dell’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) di Salerno, che racconta una serie di episodi inquietanti avvenuti proprio nel comune costiero. Avvelenamenti deliberati e persino cani gettati a mare dopo essere stati uccisi. Tutto questo ai danni di animali padronali e di quartiere, spesso amati e accuditi da intere famiglie e comunità.
Tra le vittime, AKY (nella foto), un cane di razza Akita di proprietà della sorella della stessa Matonti, morto dopo aver ingerito una polpetta contenente antigelo, lanciata nottetempo nel giardino di casa. E poi i gatti Armadietto e Orangino, entrambi anziani, entrambi uccisi da esche avvelenate con topicida. La lista continua con altri quattro cani, tra cui ROSCO, un meticcio affettuoso conosciuto e adorato dai bambini del posto, investito e successivamente gettato giù da una scogliera.
“Questi non sono episodi isolati, ma una vera e propria emergenza – spiega Matonti – eppure, nonostante le denunce, le risposte delle autorità sono state pressoché nulle. La sensazione è di totale impunità, ma non possiamo e non dobbiamo tacere”.
L’appello dell’OIPA è chiaro: fermare queste crudeltà e applicare le leggi esistenti. Reati come quelli descritti sono, infatti, puniti dal Codice Penale all’articolo 544-bis, che sanziona con la reclusione da 4 mesi a 2 anni chiunque “per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale”.
L’OIPA e i cittadini chiedono giustizia. Serve un’azione concreta e immediata da parte delle autorità locali, delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale. È necessario incentivare le segnalazioni, punire severamente i responsabili e, soprattutto, promuovere una cultura del rispetto verso gli animali.
La bellezza di un territorio non può fermarsi alla superficie: dev’essere anche etica, compassionevole, giusta. Vietri sul Mare deve diventare un luogo sicuro per tutti, anche per chi non ha voce per difendersi.