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Ance Aies Salerno, “Rigenerazione urbana”: incontro mercoledì al Grand Hotel Attualità 

Ance Aies Salerno, “Rigenerazione urbana”: incontro mercoledì al Grand Hotel

Rigenerazione urbana, si riparte: convegno al Grand Hotel Salerno il 5 febbraio. La Giornata di studio vuole essere un momento di approfondimento sulla legge regionale  che ha introdotto diverse novità in materia urbanistica dando, finalmente, forma alla tanto attesa riforma della legge urbanistica della Regione Campania.
Tra i principali obiettivi delle misure introdotte vi sono, scrive Ance Aies: la
SEMPLIFICAZIONE DEI PROCESSI DI PIANIFICAZIONE, il CONTENIMENTO
DEL CONSUMO DI SUOLO e la RIGENERAZIONE URBANA.
Sarà anche l’occasione per presentare e discutere la Circolare Applicativa della Regione Campania n. CI/2025/3 del 28 gennaio 2025 che vuole fornire un indirizzo, tra l’altro, all’applicazione delle disposizioni dettate dal decreto “Salva Casa”, nel contesto della legislazione regionale vigente. Il tema della RIGENERAZIONE URBANA, come i temi del RECUPERO, della messa in sicurezza e dell’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare esistente sono centrali nelle attività dell’ANCE AIES Salerno perché rappresentano una componente importante del FUTURO
MERCATO del sistema delle costruzioni. Per comprendere quale sarà il futuro delle costruzioni, dobbiamo capire,
infatti, oggi come sta evolvendo il mercato, quali sono le criticità e i bisogni dei territori, quali sono le richieste della società. La rigenerazione urbana è un TEMA TRASVERSALE, che include tanti altri temi, quali: la sostenibilità ambientale, il contenimento del consumo del suolo, l’efficientamento energetico, le connessioni, la crescita sociale e culturale delle comunità locali. Le nostre imprese sono e saranno chiamate a confrontarsi con questi temi.
Le nostre città, un po’ ovunque, necessitano di interventi di ripensamento di intere porzioni, sviluppatesi in assenza di adeguati spazi pubblici, di aree verdi, di parcheggi, di attrezzature sociali. Le operazioni di rigenerazione urbana dovranno riuscire a soddisfare esigenze e istanze variegate, superando inevitabili contrapposizioni di
interessi contrastanti. A tal scopo, sarà indispensabile definire nuovi modelli di sviluppo, che sappiano anche anticipare i bisogni che emergeranno nel tempo. A fronte delle esigenze di sostenibilità e di sicurezza degli immobili
vetusti, un altro tema importante è quello delle semplificazioni in materia di normativa edilizia e urbanistica. Si tratta di semplificazioni che possono trovare spazio nel più ampio quadro della auspicata riforma/revisione del T.U. dell’Edilizia, D.P.R. n. 380/2001. Al contempo, si evidenzia che ai fini della concreta fattibilità degli interventi è fondamentale la definizione di una legge nazionale sulla rigenerazione urbana che introduca una disciplina univoca e chiara, dal momento che, spesso, le iniziative trovano un blocco proprio in limiti normativi. Ed è auspicabile che la legge nazionale sulla rigenerazione urbana preveda forme di incentivazione urbanistica e misure volte a garantire
la maggiore sostenibilità economica delle iniziative (ad esempio, riduzione del contributo di costruzione per gli interventi di rigenerazione urbana e per gli interventi sugli edifici e gli insediamenti dismessi e degradati; lo scomputo dei costi di bonifica (laddove necessaria) dal contributo di costruzione, ecc.). Ulteriore necessità è la riforma della disciplina degli standard urbanistici – D.M. 1444/68, una norma che nata per disciplinare lo sviluppo delle città in un periodo di forte espansione, non è idonea a soddisfare le nuove istanze di recupero e di riqualificazione del già costruito (proposte, per esempio, sono quelle di: differenziare gli standard perzone di espansione rispetto agli standard per gli interventi sui tessuti consolidati; superare il criterio quantitativo delle dotazioni territoriali, introducendo standard di tipo prestazionale, ecc.). La RIGENERAZIONE URBANA necessita di SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA, SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE e di INCENTIVAZIONE; necessita, al contempo, di un adeguato quadro legislativo nazionale (e regionale) e di una programmazione strutturale di lungo periodo degli incentivi fiscali ed economici a sostegno del recupero del patrimonio edilizio esistente. In Campania, come già detto la Legge regionale 29 aprile 2024, n. 5 ha dato forma alla riforma della legge urbanistica della Regione Campania. Da diversi anni, l’ANCE AIES Salerno chiedeva la definizione di un QUADRO NORMATIVO REGIONALE che favorisse gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e la rigenerazione dei tessuti urbani e che fosse più rispondente alle mutate esigenze delle nostre città. La riforma regionale va a definire un sistema di norme, che daranno MAGGIORE CERTEZZA AGLI OPERATORI DEL SETTORE e che, soprattutto,
RENDERANNO PIÙ FATTIBILI e SOSTENIBILI gli interventi sul già costruito. Tra gli aspetti di maggiore novità, si pone alla base della pianificazione urbanistica e territoriale, il contrasto al consumo di suolo, che diviene
UNO DEGLI OBIETTIVI PRIORITARI, insieme all’incremento del suolo permeabile, alla sostenibilità ambientale, ecologica, urbanistica, economica e sociale ed alla RIGENERAZIONE TERRITORIALE E URBANA. Su questo aspetto, preme evidenziare che la riduzione del consumo di suolo è perseguibile anche e, soprattutto, attraverso i processi di rigenerazione urbana ed il recupero del patrimonio edilizio esistente, che, come già detto, diffusamente nei nostri centri, presenta caratteristiche di vetustà e di obsolescenza, tanto sul piano energetico,
quanto sul piano della sicurezza sismica e strutturale. La riforma regionale va a definire un sistema di norme, che daranno MAGGIORE CERTEZZA AGLI OPERATORI DEL SETTORE e che, soprattutto, RENDERANNO PIÙ FATTIBILI e SOSTENIBILI gli interventi sul già costruito. Tra gli aspetti di maggiore novità, si pone alla base della pianificazione urbanistica e territoriale, il contrasto al consumo di suolo, che diviene UNO DEGLI OBIETTIVI PRIORITARI, insieme all’incremento del suolo permeabile, alla sostenibilità ambientale, ecologica, urbanistica,
economica e sociale ed alla RIGENERAZIONE TERRITORIALE E URBANA. Su questo aspetto, preme evidenziare che la riduzione del consumo di suolo è perseguibile anche e, soprattutto, attraverso i processi di
rigenerazione urbana ed il recupero del patrimonio edilizio esistente, che, come già detto, diffusamente nei nostri centri, presenta caratteristiche di vetustà e di obsolescenza, tanto sul piano energetico, quanto sul piano della sicurezza sismica e strutturale,  il PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO diviene una
componente fondamentale per la rigenerazione urbana. Il QUADRO NORMATIVO SCATURITO DALLA RIFORMA REGIONALE diventerà lo strumento di disciplina dell’attività urbanistica ed edilizia nella nostra regione e l’auspicio è che possa tradursi in uno strumento di sviluppo e di crescita del nostro territorio. Si auspica, in particolare, che le norme sulla rigenerazione urbana possano, concretamente, supportare le iniziative di trasformazione e di modernizzazione dei nostri centri urbani, integrando le esigenze di tutela ambientale, con la qualità del costruito, l’efficientamento energetico, la messa in sicurezza sismica, la creazione di nuovi spazi per la socialità, la maggiore dotazione di servizi, il miglioramento delle connessioni materiali e immateriali. Il tema della rigenerazione urbana è un tema fondamentale, che “RICOMPRENDE IN SÉ TUTTE LE SFIDE DEL FUTURO DELLE CITTÀ (ANCE).
Le sfide che ci attendono sono complesse e molteplici e siamo tutti chiamati ad offrire il nostro contributo. Rispetto a queste sfide, ben vengano convegni come quello di oggi, che devono sostenerci nel definire percorsi condivisi e contribuire alla DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA RIGENERAZIONE URBANA. Noi costruttori teniamo molto ad affermare sempre la nostra volontà e disponibilità a lavorare insieme alle istituzioni, all’università, agli ordini professionali, a tutti gli operatori e portatori d’interesse a progetti che possano mutare il volto dei nostri territori e produrre occasioni di crescita per le nostre comunità”.

 

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