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DON PATRICIELLO SARA’ OSPITE ALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Attualità Unisa e Scuola 

DON PATRICIELLO SARA’ OSPITE ALL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

Sono solo un povero prete di periferia. Non ho mai toccato una pistola. Le mie armi sono il Vangelo e la preghiera”: così si descrive Padre Maurizio Patriciello, che sarà ospite del nuovo appuntamento del Ciclo di Seminari dal titolo “Dialoghi di Sociologia Giuridica – Mafie, Diritto e Società” al Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno, promosso nell’ambito della cattedra di Sociologia Giuridica e della Devianza diretta dalla Professoressa Giovanna Truda. L’iniziativa rientra tra le attività del Centro di ricerca e studio “Centre for Social-Legal studies and Criminology – CeSLec”.

Dalla “Terra dei fuochi” al Parco Verde di Caivano: una battaglia sempre in prima linea, quella di Don Patriciello, che incontrerà gli studenti Unisa domanialle ore 10.30, presso l’Aula “De Rosa” (edificio D2 del campus di Fisciano).

Il Direttore del DISPC, Prof. Gianfranco Macrì introdurrà la giornata di studi, in un dialogo diretto con Patriciello, parroco nel quartiere Parco Verde di Caivano in provincia di Napoli, simbolo della lotta  contro la criminalità organizzata, che dal 2022 vive sotto scorta, dopo l’atto intimidatorio con l’esplosione di una bomba davanti al cancello della sua chiesa.

«Don Maurizio Patriciello rappresenta una voce autorevole e profondamente radicata nei territori più esposti ai fenomeni mafiosi e all’illegalità diffusa. La sua esperienza gli conferisce una prospettiva privilegiata per analizzare il rapporto tra mafie, diritto e società – spiega la Professoressa Giovanna Truda, docente Unisa e responsabile scientifico del Centro di ricerca e studio CesLec – La sua presenza al seminario arricchisce la riflessione scientifica con una testimonianza diretta e autentica, capace di collegare analisi teorica ed esperienza vissuta. L’idea di organizzare il ciclo di seminari nasce dalla volontà di voler costruire con gli studenti di Sociologia Giuridica e della Devianza un corso che abbia un valore formativo, didattico e civico. L’obiettivo, in primis, è permettere ai giovani di sviluppare una comprensione non retorica della legalità legata ai processi sociali, politici ed economici che producono e che contrastano i fenomeni mafiosi».

La difesa della sua parrocchia, baluardo contro la deriva criminale che fagocita giovani vite, continua a essere lo scopo della battaglia di Don Patriciello.

«Il ciclo di seminari sta offrendo agli studenti un’occasione privilegiata per analizzare la devianza da una prospettiva multiforme, permettendo – attraverso una didattica attiva fondata sul confronto grazie alla Prof.ssa Truda-  di sviluppare una conoscenza critica per analizzare la contemporaneità. Personalità illustri, uomini delle istituzioni, giornalisti che ogni giorno si impegnano per la giustizia sociale, attraverso straordinarie lectio magistralis e il racconto della propria vita vissuta in prima linea, offrono importanti stimoli per la promozione di una coscienza civile ed etica, fornendo gli strumenti cognitivi per indagare un fenomeno in grado di mimetizzarsi, spesso, nel tessuto sociale, con enormi ripercussioni sullo sviluppo del territorio. Don Patriciello porterà la sua esperienza condotta in prima persona», afferma la giornalista Barbara Landi.

«La presenza di don Maurizio Patriciello ha un valore importante – insiste Martina Pepe, studentessa del PoliCom – Una voce che da anni denuncia, accompagna, protegge. Un prete che ha scelto di non isolarsi, di non tacere, di non chiudere gli occhi. È fondamentale che i giovani si avvicinino a temi come l’antimafia e l’impegno civile. In un’epoca in cui c’è bisogno di responsabilità e consapevolezza, questi seminari nascono per offrire un contatto diretto con storie vere e testimonianze che possano ispirare e far riflettere».

DON PATRICIELLO è nato a Frattaminore, in provincia di Napoli. La “conversione” avviene in seguito a un incontro casuale con un frate francescano, che un giorno gli chiede un passaggio in auto. Così decide di cambiare la sua vita, intraprende gli studi teologici e prende i voti. Il vescovo di Napoli lo invia nel difficile quartiere del Parco Verde di Caivano, nel napoletano. Da allora è impegnato in prima linea. Ogni bambino nato, ogni comunione, ogni lezione di catechismo, ogni manifestazione di vita restano, per don Patriciello, la “ragione della sua missione a Caivano”.

Ha denunciato ad “alta voce” – come lui stesso afferma – la “Terra dei fuochi”. È autore di libri e attento indagatore dell’universo social. Nel 2014 ha scritto il libro-denuncia “Non aspettiamo l’apocalisse. La mia battaglia nella Terra dei fuochi”. Nel 2024, a dieci anni dalla prima uscita, viene pubblicato il “Nuovo Vangelo dalla Terra dei fuochi” in edizione rivista e aggiornata.

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