Assunzioni fantasma al Ruggi di Salerno, 15 necrofori convocati restano senza contratto: la denuncia della Fials provinciale
Un nuovo caso di mala gestione amministrativa scuote l’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. A denunciarlo è la segreteria provinciale della Fials, che porta all’attenzione dell’opinione pubblica una situazione che definisce “gravissima e inaccettabile”, relativa al mancato perfezionamento dei contratti per 15 idonei al profilo di necroforo, già convocati per l’assunzione.
“Siamo davanti a una condotta istituzionalmente irresponsabile”, puntualizza il segretario generale della Fials Salerno, Carlo Lopopolo. “Quindici lavoratori, dal numero 40 al 55 della graduatoria dell’Asl Salerno, sono stati regolarmente convocati dal “Ruggi” per un’assunzione con decorrenza 1 aprile scorso. Alcuni si sono persino licenziati da precedenti incarichi per presentarsi disponibili, e attualmente si ritrovano disoccupati, senza contratto né risposte”.
A rendere ancora più controversa la situazione è il fatto che i candidati successivi in graduatoria – dal numero 56 in poi – siano già stati assunti da altre aziende sanitarie, come l’Asl Napoli 3 e l’Asl Napoli 1, e abbiano regolarmente preso servizio.
“Questo è l’aspetto più assurdo”, prosegue Lopopolo. “Il Ruggi ha fatto richiesta ufficiale di attingere alla graduatoria dell’Asl Salerno, indicando con precisione i numeri dei candidati da assumere. Le persone hanno risposto con responsabilità e fiducia, adempiendo a ogni formalità richiesta. Ma ad oggi, mentre il numero 56 è operativo, i primi 15 convocati dal “Ruggi” sono ancora senza lavoro. È un danno umano, professionale e potenzialmente legale”.
La Fials Salerno evidenzia inoltre che questa mancata assunzione rischia di generare ricadute anche sull’Asl di Salerno, che ha ceduto la graduatoria in buona fede, confidando in un utilizzo corretto da parte del “Ruggi”.
Il sindacato di categoria chiede dunque che si proceda con urgenza all’assunzione dei candidati dal numero 40 al 55, che hanno regolarmente presentato la documentazione nei tempi previsti, come indicato nella convocazione formale inviata dal “Ruggi”.
“Ci troviamo costretti a dichiarare che, in mancanza di immediate e concrete risposte, procederemo con un esposto agli organi competenti per la tutela dei diritti dei lavoratori coinvolti. Non possiamo permettere che una tale superficialità amministrativa comprometta le vite di chi ha creduto nella possibilità di un lavoro stabile e dignitoso nel pubblico impiego”, conclude Lopopolo.