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PERSONE SCOMPARSE: NORMATIVA ITALIANA A CONFRONTO CON LE NORME EUROPEE L'Avvocato risponde 

PERSONE SCOMPARSE: NORMATIVA ITALIANA A CONFRONTO CON LE NORME EUROPEE

Ci uniamo, insieme all’avvocato Simone Labonia, alla preoccupazione espressa dal nostro giornale, per la scomparsa di una giovane ragazza.

Il fenomeno delle persone scomparse rappresenta una criticità di rilevanza nazionale ed europea, tanto da richiedere un coordinamento normativo e operativo specifico. In Italia, il riferimento principale è la Legge 203/2012, che ha istituito la figura del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, con il compito di coordinare le attività tra autorità, enti locali, strutture sanitarie e associazioni di volontariato.

Uno degli aspetti centrali della normativa italiana riguarda la tempistica per la presentazione della denuncia. Nonostante una diffusa convinzione popolare secondo cui occorrerebbe attendere 24 o 48 ore, non esiste alcun termine minimo di attesa: la denuncia di scomparsa può e deve essere presentata immediatamente non appena si percepisce una condizione anomala o preoccupante, indipendentemente dall’età o dallo stato psicofisico della persona.

Le Forze dell’OrdineCarabinieri e Polizia di Stato – sono obbligate a ricevere la denuncia e attivare immediatamente le ricerche. La tempestività è fondamentale: ogni ora può essere decisiva, soprattutto nei casi che coinvolgono minori, anziani, persone con fragilità psichiche o sospette vittime di reato. A livello operativo, la denuncia dà avvio a una serie di azioni coordinate, che vanno dalla consultazione di banche dati e sistemi di videosorveglianza, alla verifica in ospedali, centri di accoglienza, obitori e alle frontiere. I dati vengono inseriti nel sistema SDI (Sistema di Indagine Interforze) e, nei casi con possibile rilevanza transfrontaliera, anche nel Sistema di Informazione Schengen (SIS).

Nel contesto europeo, l’Italia presenta una delle strutture più organizzate per affrontare il problema delle scomparse, anche se permane una frammentazione delle competenze a livello territoriale. A differenza di altri Paesi membri, il nostro ordinamento si è dotato di una cabina di regia istituzionale con funzioni operative, analitiche e statistiche. Tuttavia, la cooperazione europea resta essenziale. A tal fine, la Commissione europea ha promosso l’utilizzo del numero unico 116 000, attivo in quasi tutti gli Stati membri, per le denunce relative a minori scomparsi e l’assistenza alle famiglie.

Nonostante gli strumenti esistenti, la sfida resta quella di potenziare la cooperazione transnazionale e diffondere una cultura della prevenzione e dell’intervento tempestivo, abbattendo stereotipi e false credenze che ancora oggi ritardano le operazioni di ricerca. Un approccio integrato, fondato sulla sinergia tra autorità, istituzioni e cittadini, è la chiave per affrontare con efficacia un fenomeno tanto delicato quanto diffuso.







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