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COME UN COLPO DI CANNONE L'Avvocato risponde 

COME UN COLPO DI CANNONE

Commentiamo con l’avvocato Simone Labonia la notizia data dalla stampa nazionale, riferita a danni colposi a strutture civili durante esercitazioni militari: carrarmato distrugge un allevamento di polli!

Durante le esercitazioni militari, soprattutto in aree prossime a centri abitati o infrastrutture civili, non è raro che si verifichino incidenti con conseguenti danni a beni pubblici o privati. Questi danni, generalmente riconducibili a condotte colpose, pongono interrogativi rilevanti sotto il profilo della responsabilità civile e penale, nonché sul diritto al risarcimento per i soggetti lesi.

Dal punto di vista giuridico, i danni colposi sono quelli causati da negligenza, imprudenza o imperizia, in assenza dell’intenzione di nuocere. Nel contesto militare, può trattarsi di esplosioni accidentali, deviazioni di traiettorie balistiche, cedimenti strutturali dovuti a vibrazioni o attività logistiche che impattano strutture civili come edifici, reti stradali, impianti agricoli o beni culturali.

Quando il danno proviene da attività svolte da personale militare nell’esercizio delle proprie funzioni, si applica l’art. 28 della Costituzione, secondo cui i funzionari pubblici e i dipendenti dello Stato sono direttamente responsabili degli atti compiuti in violazione di diritti. Tuttavia, per i militari, la responsabilità personale può essere esclusa se l’atto dannoso è stato compiuto nell’ambito di ordini superiori e nel rispetto delle procedure previste. In questi casi, la responsabilità risarcitoria ricade sul Ministero della Difesa, che risponde in sede civile per i danni causati.

Il risarcimento può avvenire a seguito di un’azione giudiziaria o tramite procedura amministrativa. I danneggiati devono dimostrare il nesso causale tra l’esercitazione militare e il danno subito. La giurisprudenza tende a riconoscere il risarcimento anche per danni indiretti, come l’interruzione di attività commerciali o agricole, qualora documentati.

Sotto il profilo penale, il militare che causa un danno può essere perseguito per reati come danneggiamento colposo (art. 635 c.p.) o crollo colposo (art. 449 c.p.), se il fatto ha messo in pericolo la pubblica incolumità. Tuttavia, l’imputabilità dipende dall’accertamento del grado di colpa e dalla prevedibilità dell’evento dannoso.

Le esercitazioni militari sono fondamentali per la sicurezza nazionale, ma devono essere compatibili con la tutela del territorio e dei diritti dei cittadini.

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