Preoccupazione della Fit Cisl per le inadempienze delle aziende private di Trasporto Pubblico Locale nel territorio salernitano
La FIT-CISL esprime grande preoccupazione per la situazione di inadempienza delle aziende di Trasporto Pubblico Locale (TPL) nel territorio salernitano. Diverse aziende non stanno versando le dovute contribuzioni al Fondo TPL Salute e al Fondo Previdenziale Priamo, non hanno fatto accordi per gli “arretrati dell’indennità ferie pregresse” e non stanno applicando l’accordo Anav (Associazione Datoriale Aziende Private del TPL). Inoltre, in alcune circostanze, non rispettano le norme in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare i tempi di riposo stabiliti dalla legge 561/2006.
Tali inadempienze mettono a rischio non solo i diritti dei lavoratori del settore, ma anche la qualità e la sostenibilità del servizio di trasporto pubblico locale. Il Segretario provinciale, Diego Corace, sottolinea la necessità di un intervento immediato per garantire il rispetto degli obblighi contrattuali e previdenziali, salvaguardando così il benessere dei dipendenti e garantendo la continuità dei servizi per i cittadini.
In questo contesto, desta ulteriore preoccupazione l’imminente assegnazione dei servizi di TPL a seguito della gara regionale e i possibili subappalti con aziende inadempienti rispetto agli obblighi contrattuali e contributivi. La FIT-CISL invita le aziende aggiudicatarie, Busitalia e SITA Sud, nonché le autorità competenti, a vigilare attentamente per garantire il rispetto degli obblighi contrattuali, di tutti gli accordi e delle normative vigenti, effettuando una scrupolosa scrematura delle attuali 52 aziende che gestiscono una parte significativa dei servizi sul territorio.
La preoccupazione è emersa a seguito dell’incontro avuto in data 29 gennaio scorso con l’associazione datoriale ANAV, che non ha garantito il rispetto, da parte di tutte le aziende associate, degli obblighi contributivi e contrattuali.
Conclude Corace, il sindacato ha il dovere morale e statutario di tutelare tutte le maestranze in qualsiasi sede, ribadendo che, in caso di eventuale subappalto, la società appaltante ha responsabilità civili e penali rispetto alle inadempienze della società che effettua i servizi.