Pienone in piazza a Roma nella manifestazione organizzata da De Luca contro l’autonomia e per i fondi di coesione
Palco, pannelli della Regione Campania, tanta gente. Alla spicciolata arrivano i sindaci campani. Contro il governo, contro l’autonomia, contro il blocco dei fondi Fsc. In arrivo pullman dalla Campania e alla spicciolata qualcuno in treno. Il grande assente è Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli. Al suo posto l’assessora dem Teresa Armato. Il sindaco di Cetara Fortunato Della Monica, tra i primi in piazza, afferma: «Noi non siamo per il Pd ma per De Luca, se non si candida lui noi ce ne andiamo. Se fosse stato per la Schlein non saremmo venuti. Noi stiamo senza i fondi, è una vergogna». Piero De Luca arriva con il commissario campano del Pd Antonio Misiani. Il Nazareno per non lasciare campo libero a De Luca nella battaglia per il Sud presidia la piazza romana. «Siamo qui perché il progetto di autonomia divide l’Italia va contrastato e vincere la battaglia nel Paese. Secondo punto: i fondi Fsc devono andare al territorio. Sono battaglie che ci uniscono», dice Misiani. Nel frattempo arrivano anche Susanna Camusso, Marco Sarracino e Pina Picierno. Lo scrive il Corriere.it
Tra la gente c’è anche Marisa Laurito, che condivide le ragioni della protesta e manifesta il suo sostegno al governatore De Luca: «Terzo mandato?», afferma l’attrice e direttrice artistica del Trianon di Napoli. «perché no? Se uno ha fatto bene è giusto che resti». Arriva Clemente Mastella, sindaco di Benevento: «Lo sforzo di De Luca è importante, sono contro l’autonomia differenziata, ma detto questo come non mi piace il centralismo nazionale non mi piace quello regionale. Io sono democristiano, i toni di De Luca non sono i miei. Certo la guerra istituzionale non può durare in eterno». Poi arriva De Luca, che si fa spazio tra la calca di fotografi e giornalisti. «Chiediamo che entro la settimana prossima si firmi il patto di coesione. Non aspetteremo altro tempo» dice minaccioso il governatore. Alle 11 e 40 sale sul palco.