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Operato a Roma di tumore, “A Salerno e in Campania liste di attesa infinite” Attualità 

Operato a Roma di tumore, “A Salerno e in Campania liste di attesa infinite”

Lettera di un malato di tumore costretto a recarsi a Roma per un intervento chirurgico. E sarà costretto a recarsi nella Capitale anche per ulteriori analisi senza costi aggiuntivi perché a Salerno la prima data disponibile è fissata dopo  quella dei controlli nell’ospedale romano. “Due anni fa mi è stato diagnosticato un tumore molto raro. Dopo aver effettuato le prime visite in diverse strutture ospedaliere sia a Salerno che in Campania, i medici mi hanno informato che i tempi d’attesa per un intervento in convenzione erano estremamente lunghi.

Di conseguenza, ho deciso di recarmi al Gemelli di Roma per un consulto Il medico lì mi ha immediatamente chiarito l’urgenza dell’intervento, spiegando che la mia situazione richiedeva cure specializzate non disponibili in Campania. Dopo pochi giorni, ho ricevuto la chiamata che l’intervento sarebbe stato eseguito in tempi rapidi. L‘equipe che mi ha seguito era composta anche da giovani medici campani, che hanno studiato e si sono specializzati sia a Roma che all’estero, prima di tornare al Gemelli, dove ora ricoprono ruoli di rilievo.

È stato sorprendente scoprire che al Gemelli vi fossero molti medici di origine campana (alcuni di origini sannite, altri di origine vesuviana), che hanno scelto di trasferirsi per opportunità professionali basate sul merito. L’operazione è andata bene, ma ora devo sottopormi a continui controlli mensili, il che comporta un impegno significativo sia economico che di tempo.

Ogni viaggio a Roma mi costa circa 60 euro di carburante, 50 euro di pedaggio autostradale e 20 euro per il pasto, oltre a dovermi alzare all’alba. Durante l’ultima visita, programmata per il 17 aprile, ho ricevuto un appuntamento per il prossimo controllo il 22 maggio e mi è stato richiesto di sottopormi a esami radiologici entro quella data.

Tuttavia, quando ho cercato di prenotare questi esami nelle strutture ospedaliere di Salerno, mi è stato comunicato che il primo appuntamento disponibile in convenzione (senza costi aggiuntivi) sarebbe stato il 7 giugno. Ho quindi contattato i medici a Roma, che mi hanno assicurato che avrei potuto effettuare gli esami senza spese aggiuntive, poiché sono “passati” in convenzione dalla regione Lazio. È difficile comprendere come la regione Lazio abbia i fondi per finanziare la sanità pubblica, mentre in Campania sembrano essere sperperati a discapito della salute dei cittadini“.

E’ quanto scrive, in una lettera pubblicata da “Le Cronache”  un salernitano malato di tumore.

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