MA IN FONDO, CHE COS’È UN BUON AVVOCATO?
A questa domanda, che spesso manifesta il dubbio di molti su cosa realmente debba fare un buon legale per essere tale, tentiamo di rispondere con la collaborazione di Simone Labonia e del suo Studio Legale.
Adoperiamo il racconto che fece Alfredo De Marsico, forse il più famoso tra i “Principi del Foro” nella storia del nostro paese, che narrò, all’uopo, la vicenda di un avvocato, il quale decise di sacrificare la propria carriera, per salvare un uomo da un immeritato ergastolo.
La prova contro il reo, si basava su un testimone che assumeva di aver visto l’omicida sparare.
In realtà però, a tale deposizione lo stesso era stato costretto da coercizioni esterne: pentito, si era rivolto ad un giovane avvocato per chiedere di ritrattare la propria deposizione.
“La ritrattazione non ci fu mai, poiché la paura dell’arresto, del processo, della privazione della libertà, dei danni che avrebbe subito, della miseria per la famiglia, trattennero il testimone sulla linea del falso“.
Pur sapendo di infrangere il “dovere del silenzio” , il giovane legale chiese di deporre lui stesso nel processo, per una esigenza suprema di Giustizia, che si dibatteva fra la legge e la coscienza.
L’accusato fu assolto, alla luce di quanto emerso in giudizio, ma l’avvocato fu radiato dall’Albo, per “violazione del segreto professionale“!
Ecco, in buona sostanza, la caratteristica di un buon legale: quella di mettere “amore per la Giustizia“, nel compimento della propria professione, a discapito di qualsivoglia altra valutazione di comodo, sia essa di carattere economico, che di necessità di immagine!
