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Battipaglia, travolse e uccise la giovane Maria Rosaria Santese: una 47enne rischia la condanna a 16 mesi a 7 anni dall’incidente Provincia Provincia e Regione 

Battipaglia, travolse e uccise la giovane Maria Rosaria Santese: una 47enne rischia la condanna a 16 mesi a 7 anni dall’incidente

Un anno e quattro mesi di carcere: è la richiesta avanzata dal pubblico ministero nei confronti di M.Q, la donna di Battipaglia che – scrive  “Le Cronache” – ha procurato la morte di Maria Rosaria Santese, 19enne, arbitro di basket e figlia dell’imprenditore battipagliese Renato Santese, investita e uccisa il 19 maggio del 2017. Nel mese di marzo 2019 il rinvio a giudizio per la 47enne a bordo di una Tiguan Wolkswagen che impattò frontalmente con la vespa 125 guidata dalla giovane. Secondo l’impianto accusatorio il decesso della giovane non sarebbe da attribuire all’impatto con il veicolo o alla successiva caduta sull’asfalto. Il cuore della 19enne si sarebbe fermato dopo che la vettura l’avrebbe trascinata per alcuni metri: Maria Rosaria   morì per dissanguamento a seguito dell’amputazione di una gamba. Quel giorno la giovane si stava recando a casa di un’amica dove avrebbe trascorso alcune ore di relax concedendosi un bagno in piscina.

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